La prima dell'opera teatrale 1981 sta arrivando a SNG Maribor, dove potremo assistere a una storia che unisce e separa due tempi: il primo, che nella patria di "ordine e lavoro" ha unito le forze con stile, ha giurato all'onorevole Titova, piena di fabbriche e compagni sinceri, e la seconda, quella attuale, dove le promesse non sono più vincolanti, dove la spada del potere è brandita solo da individui arroganti e autosufficienti che "per il diavolo" vendono lo stato, un tempo popolo , infrastruttura.
Giovane drammaturgo sloveno Simona Semenic è per il testo drammatico millenovecentottantuno (2014), che "con la sua drammaturgia frammentaria, percorsa da salti temporali, spaziali e identitari, offre un alto potenziale di rievocazione e invenzione del linguaggio scenico", ha ricevuto il premio alla 44a Settimana drammatica slovena nomination per il premio Slavko Grum.
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La sua storia si collega e si separa due volte: la prima, che è nella patria dell'"ordine e del lavoro" forze unite in armonia, giurate dall'onorevole Tito, fabbriche piene e compagni sinceri, e un altro, quello attuale, dove le promesse non vincolano più, dove la spada del potere è impugnata solo da individui arroganti e autosufficientiche vendono le infrastrutture dello Stato, un tempo popolari, "per niente", mentre i lavoratori sono come danni collaterali delle imprese dei magnati rimasti a mani vuote, senza fede, senza visione, senza pane. Piccole storie da una piccola città o come un tempo credevamo di aprire le porte all'"altra Svizzera" o all'India balcanica di Coromandia, e invece ci siamo ritrovati con una scatola di cioccolatini incartata a destra, a manca e capovolta, ammuffita, puzzolente e piena di vermi.
Diretto da: Selma Spahic.
Loro giocano: Mateja Pucko, Nika Rozman, Ana Urbanc, Jurij Drevenšek, Davor Herga, Kristijan Ostanek, Matija Stipanič, Vladimir Vlaškalić.
Maggiori informazioni:
sng-mb.si