Lo scultore, artista visivo, designer di bambole e pubblicista nel campo dell'arte contemporanea, Zoran Srdić Janežić, si presenterà nella Galleria dell'Istituto di scultura con una mostra...
Lo scultore, artista visivo, designer di bambole e pubblicista nel campo dell'arte contemporanea Zoran Srdić Janežić si presenterà nella Galleria dell'Istituto di scultura con una mostra delle sue opere Corpus Indeterminata (Corpo indefinito).
L'intero progetto espositivo è suddiviso in più parti e si svolgerà in due fasi. Le prime due opere saranno presentate alle mostre alla Galleria Alcatraz e alla Galleria dell'Istituto di Scultura, che apriranno lo stesso giorno in orari diversi.
La performance e la mostra apriranno alle 19:00 nella Galleria dell'Istituto di Scultura. La performance verrà eseguita togliendo la maglietta di feltro, che è stato creato da una performance eseguita durante la sua permanenza in uno studio d'arte a Berlino (giugno), quando l'autore si strappò i capelli con una pinzetta per 24 ore. Questi peli sono stati successivamente incollati al materiale di cui sono realizzati durante il processo di infeltrimento maglietta risultante. Insieme a quella più grande sono state realizzate 7 magliette piccole secondo l'orientamento di vendita della galleria, e in mostra saranno presenti anche 21 monete dorate della serie Oggetti smarriti e ritrovati 2010. Questa è la continuazione della serie con lo stesso nome nel 2007 e includerà i capelli trovati raccolti negli orinatoi che verranno posizionati su monete sotto plexiglas.
Alle 21, nella Galleria Alcatraz non riscaldata, l'artista presenterà una scultura raffigurante un calco del suo corpo con una testa di maiale, fatta di strutto e cracker.
La mostra mette in discussione il ruolo dell'artista come creatore, che ha un disperato bisogno di ispirazione per il suo lavoro, e lo contrappone al calco di un corpo ricavato da uno stampo. Con ciò l'autore dichiara, tra le altre cose, che un'opera d'arte non è solo una creazione ponderata e ispirata di oggetti fisici, ma che il contesto e l'impegno critico dietro l'opera sono altrettanto importanti.
L'autore colloca lo strutto, alimento utile sotto molteplici aspetti, in un contesto che crea resistenza nell'osservatore. L'ibrido tra uomo e animale richiama l'attenzione sull'antropocentrismo della nostra società e prefigura la seconda parte della mostra, in cui l'artista utilizzerà il proprio grasso per creare un corpo con il corpo di maiale e una testa umana realizzato attraverso scansioni 3D. Questi semplici cambiamenti di ruolo o gli usi delle materie prime sono così estesi ed evidenti nella vita di tutti i giorni che non li mettiamo nemmeno più in discussione, ma qui li vediamo sotto una luce diversa e siamo costretti a rivalutarne il significato e l'aspetto.