Se qualcuno dovesse scrivere un manuale per combinare storia, religione, arte e le più recenti teorie scientifiche in un bestseller, Dan Brown ne sarebbe il maestro. L'autore che, vent'anni fa, ha fatto sprofondare il mondo in una febbre simbolista con il suo romanzo Il Codice Da Vinci, torna ora con un nuovo spettacolo letterario – Il segreto dei segretiE mentre Brown ci ha abituati a cospirazioni, ordini segreti e mondi simbolici profondamente radicati, questa volta si spinge ancora oltre. Forse anche troppo, nel migliore dei modi.
La storia del nuovo roano Il segreto dei segreti ruota attorno alla scomparsa di uno scienziato di fama mondiale e al furto di un antico manoscritto che rivela una teoria rivoluzionaria della coscienza non locale: l'idea che la coscienza non sia legata al cervello, ma esista come un campo di informazione universale. Se avete pensato alla fisica quantistica, alla spiritualità e forse anche un po' a Matrice – sei sulla strada giusta. Solo che c'è anche il segno distintivo di Brown: luoghi che respirano il passato, codici in attesa di essere decifrati e, naturalmente, Robert Langdon.
Il ritorno di Langdon e l'ascesa della coscienza (letteralmente)
Il professor Robert Langdon si ritrova di nuovo al centro di un mistero, questa volta in terra europea: a Praga, una città dove ogni angolo racconta una storia e ogni statua un simbolo. Nella sua ricerca della verità, è aiutato dalla dottoressa Katherine Solomon, sua ex collega (e sì, suo interesse romantico, perché il mondo di Brown è troppo ordinato per essere davvero caotico). Insieme, si ritrovano invischiati in una rete di connessioni tra un libro perduto, laboratori nascosti, gli abusi del progresso scientifico e un'antica conoscenza che l'umanità potrebbe non essere ancora pronta ad accettare.
Tematico Il segreto dei segreti mi ricorda un romanzo Origine del 2017, ma con un'importante differenza: se quello riguardava l'inizio dell'umanità, questo riguarda la sua natura ultima: chi siamo quando ci liberiamo di tutto ciò che pensiamo ci definisca. E poiché questo non è un corso di filosofia letteraria, ma il mondo di Brown, tutto accade a un ritmo incessante, con antichi nascondigli, sorveglianza tramite intelligenza artificiale e – attenzione – una cospirazione nella cospirazione.
Il romanzo, che Brown descrive come il più lungo e impegnativo finora, non è solo un'altra tappa nella carriera di Langdon, ma il culmine di idee che l'autore ha sperimentato nelle sue opere precedenti. Qui, scienza e spiritualità non si escludono a vicenda, ma piuttosto si fondono in un thriller da cui è quasi impossibile staccarsi. E Netflix? Sta già svanendo.
Netflix + Brown = nuova ossessione
Ancora prima che il romanzo venisse pubblicato, Netflix aveva confermato che sarebbe stato Il segreto dei segreti ha ottenuto la sua versione seriale. Dopo opere come Il Codice Da Vinci E Angeli e demoni, interpretato da Ron Howard e Tom Hanks, arriva ora una nuova generazione di Langdon: più attuale, più digitale e (se crediamo alle indiscrezioni) anche più dark. Le riprese si svolgeranno a Praga, il che significa che le strade della città diventeranno presto lo sfondo di una caccia alla verità internazionale. La sceneggiatura è già in fase di sviluppo, con una première prevista per la fine del 2026.
Netflix sembra pronta a catapultare il mondo di Brown di nuovo nell'orbita della cultura pop. A differenza dei precedenti adattamenti cinematografici, si dice che la serie approfondisca le questioni filosofiche del romanzo e stabilisca una narrazione a più livelli con molteplici personaggi principali. Il che ha senso, visto che nel libro ce ne sono più che mai.
Brown come marchio di mitizzazione moderna
Dan Brown non è solo uno scrittore. È un genere a sé stante. Le sue opere sono state tradotte in oltre 56 lingue e hanno venduto oltre 200 milioni di copie. Il suo romanzo di svolta Il Codice Da Vinci ha ridefinito il modo in cui consideriamo i "thriller intelligenti". Sebbene molti critici letterari lo abbiano criticato per la sua natura stereotipata e per la sua eccessiva saturazione di banalità storiche, non si può negare la sua capacità di trasformare argomenti complessi in un fenomeno globale.
Il segreto dei segreti è quindi una naturale evoluzione della sua carriera di scrittore – una sorta di Marrone 2.0, che non si accontenta più di decodificare simboli, ma si immerge in ciò che forse più assomiglia al misticismo del futuro: cosa significa essere umani nell'era dell'intelligenza artificiale, dei campi informativi e della realtà inaffidabile.
Un libro che è più di un semplice thriller
Dopotutto è Il segreto dei segreti libro, che richiede al lettore non solo di seguire la trama, ma anche di chiedersi: e se le cose che percepiamo come solide – come la coscienza, la realtà, l'identità – fossero solo parte di un puzzle più ampio e complesso? E come direbbe lo stesso Langdon: "La domanda non è se i simboli siano reali, ma cosa significano per noi".
Quindi, cari lettori, trattenete il respiro. Girate pagina. E ricordate: nel mondo di Dan Brown, anche il più piccolo dettaglio può essere la chiave per qualcosa di... più grande.