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La città più pulita del mondo nel 2025? A Singapore un mozzicone di sigaretta gettato via ti costerà più di una cena di lusso

Una città senza rifiuti, senza caos e senza scuse: perché tutti vogliamo vivere come Singapore

Foto: envato

Dimenticate i villaggi alpini e le strade scandinave: se volete vedere la pulizia nella sua forma più cruda, disciplinata e quasi roboticamente efficiente, allora dovete andare a Singapore. È un posto dove non troverete rifiuti, nemmeno se li cercate con una lente d'ingrandimento e un'app di realtà aumentata. Nel 2025, questa città-stato, nota per la sua architettura futuristica, le facciate scintillanti e i rari ingorghi, verrà nuovamente dichiarata ufficialmente la città più pulita del mondo. E questo non secondo un comitato locale per i bei giardini, ma secondo un'analisi internazionale completa condotta dall'azienda americana Eagle Dumpster Rental, in collaborazione con Numbeo, Atlas D-Waste e altri centri dati.

Ma questa pulizia a Singapore non è il risultato di buona volontà o di un insolito amore per le scope: è il risultato di un sistema che combina precisione militare, tecnologia intelligente e una legislazione che in molti altri luoghi sarebbe etichettata come estrema. v Singapore Non c'è spazio per "ops, mi è caduta la gomma" o "è solo un pezzo di carta". Ogni errore ha un prezzo, e spesso non è piccolo. Quindi non c'è da stupirsi che la città sia così pulita che si potrebbe mangiare sashimi sui suoi marciapiedi.

Foto: envato

Singapore: un laboratorio di pulizia, legge e ordine

Punizioni che scioccano e funzionano

Cominciamo dalle basi: Se a Singapore getti un mozzicone di sigaretta a terra, ti costerà almeno 300 dollari di Singapore. (circa 205 euro). E questo è tutto Tipo punizione – destinata a chi “ha dimenticato”. Se vieni beccato più volte, il numero sale rapidamente verso 2000 euroe, per giunta, stai affrontando una vergogna pubblica che farebbe invidia persino all'Europa medievale: devi indossare una giacca fluorescente e pulire le strade davanti alla folla di turistiNessun filtro. Niente occhiali da sole.

Cosiddetto Ordine di lavoro correttivo (CWO) È una misura introdotta dal governo nel 1992, ma ancora oggi viene applicata con coerenza. L'obiettivo? La punizione dovrebbe essere un'"esperienza di apprendimento" e, soprattutto, dovrebbe essere visibile. A Singapore, non si affidano a promemoria discreti o codici QR con consigli sulla sostenibilità: qui la pulizia insegna il rispetto. Se non prima, almeno dopo la punizione.

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L'intelligenza artificiale nella lotta alla negligenza umana

L'innovazione di Singapore non conosce limiti, letteralmente. Alcuni ascensori sono dotati di sensori di rilevamento dell'urina, che, al rilevamento di un "atto indecente", attivano la serratura della porta e inviano una notifica alle autorità locali. A volte, basta un odore forte per far sì che l'ascensore si comporti come un'Alexa infuriata, e a quel punto è solo questione di tempo prima che arrivi la polizia.

Inoltre, la città ha punti chiave cestini intelligenti, che segnalano quando sono pieni e utilizzano aria compressaper ridurre il volume dei rifiuti e ottimizzare la raccolta. Tutti i principali parchi, le strade cittadine e persino i bagni pubblici sono protetti da sensori, telecamere e – che ci crediate o no – algoritmi che prevedono il comportamento delle persone in materia di abbandono dei rifiuti. Questo non è solo un posto pulito, è un posto che ti conosce meglio del tuo personal trainer.

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La pulizia come strategia: i dati parlano da soli

I numeri che mettono Singapore al primo posto

Secondo la ricerca dell'azienda Noleggio cassonetti Eagle (2025), che ha analizzato le 30 città più grandi del mondo in termini di rifiuti pro capite, sistemi di gestione dei rifiuti e percezione pubblica della pulizia, Singapore genera solo 321 kg di rifiuti pro capite all'anno. Per confronto: Roma, il famigerato perdente di questa scala, produce ciò che 654 chili di rifiuti pro capite. Segue Il Cairo, Napoli e Parigi, dove la gestione dei rifiuti è da anni una questione politica complessa.

Secondo i dati Banca Mondiale E UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente), Singapore è tra le città-stato con la più alta percentuale di riciclo (circa 60 %), nonostante i vincoli spaziali e l'elevata urbanizzazione. Ha uno dei sistemi di combustione più efficienti, che crea un impatto ambientale minimo e opera all'interno di un obiettivo nazionale più ampio: diventare nazione a rifiuti zero entro il 2030.

Numbeo, il più grande database al mondo sulla qualità della vita, classifica regolarmente Singapore tra i le 3 città con la migliore pulizia pubblica, spesso classificato al primo posto. Nel 2025, gli utenti hanno valutato pulizia delle strade con un punteggio medio di 91/100, che è il più alto tra tutte le città analizzate.

Foto: envato

E le altre? Quali saranno le prossime città e chi è rimasto indietro?

Secondo la classifica delle città più pulite del 2025, le prime in classifica dopo Singapore sono:

In fondo alla scala, accanto a Roma, troviamo Cairo, Mumbai E città del Messico, dove la rapida urbanizzazione, la povertà e le infrastrutture deboli impediscono una gestione efficace dei rifiuti.

La ricetta di Singapore: rigorosa, digitale, efficiente

Singapore non è una città pulita solo perché la gente ama le scope. È pulita perché ha creato un sistema che:

    • premia il comportamento corretto e punisce quello scorretto (molto).
    • utilizza la tecnologia non solo come supporto, ma come spina dorsale del sistema.
    • combina legislazione, istruzione e pressione pubblica in un modello unificato, che molti chiamano utopia dell'igiene urbana.

Naturalmente, molti direbbero che si tratta di ambiente eccessivamente controllato – ma quando metti piede in una strada dove non c'è odore di fogna e non c'è un solo pezzo di spazzatura, cambi subito idea.

Non esiste un segreto per la pulizia, solo un sistema

Singapore è la prova che le città non sono necessariamente sporche: è solo che i sistemi sono spesso instabili, la legislazione è debole e la tecnologia è mal utilizzata. Questa città-stato ha dimostrato che è possibile: che urbanità, tecnologia e natura umana possono convivere in armonia, se si stabiliscono le regole e le si rispettano.

La prossima volta che ti chiederai se buttare un pezzo di carta nel cestino, pensa a questo: Cosa farebbe Singapore? Con l'intelligenza artificiale negli ascensori, la vergogna pubblica dei trasgressori e multe davvero (davvero!) salate, Singapore sta dimostrando che la pulizia può diventare uno sport nazionale.

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