Lì, lontano dall'autostrada e dalla città, mentre percorriamo la vecchia strada verso il mare, un po' più lontano da Divača e sulla sinistra, e un po' più avanti, c'è Rodik. È difficile restare indifferenti, innanzitutto per il villaggio in sé, e poi per la "perversione" culinaria e la vera familiarità slovena. La gentile signora Mahorčič...
Rodik 51
Capra
Lì, lontano dall'autostrada e dalla città, mentre percorriamo la vecchia strada verso il mare, un po' più lontano da Divača e sulla sinistra, e un po' più avanti, c'è Rodik. È difficile restare indifferenti, innanzitutto per il villaggio in sé, e poi per la "perversione" culinaria e la vera familiarità slovena. La gentile signora Mahorčič ci accoglie subito e comincia a elencare le offerte giornaliere. Le parole stesse ti fanno venire l'acquolina in bocca, figuriamoci quando iniziano a diventare realtà sul tavolo. È meglio lasciarla scegliere, perché dopo poche parole capirà in quale direzione stiamo orientandoci. Per cominciare, ci concediamo un veloce affettato freddo che, insieme al pane profumato, finisce troppo in fretta. Nel frattempo ci aspetterà un piatto di vari "pastiche", al formaggio o alla cicoria, gnocchi al gulasch (con la maiuscola) e štruklji agli spinaci, e finiremo volentieri l'ultima crosta di pane rimasta nel piatto. Gli amanti del cibo con il cucchiaio saranno deliziati dalla vera jota o zuppa fatta in casa, mentre i piatti principali del Mahorčič sono tradizionalmente rappresentati dalle cosce di maiale, da una tenerissima bistecca alla fiorentina che andrebbe condivisa da quattro commensali, dall'anatra, dall'agnello australiano e molto altro ancora. La carta dei vini è un'incredibile selezione di vini provenienti da tutta la Slovenia. Poiché è difficile dire addio a Mahorčič, bisogna assolutamente provare i dolci del "vecchio Mahorčič". Marmellata di cachi, tiramisù al melone, magari anche ricotta al forno con miele di tiglio o nocciole? Ogni tanto vale sicuramente la pena fare una deviazione dall'autostrada...