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#193 - Rivista cittadina - Inverno attivo

Abbiamo già cambiato le gomme delle auto con quelle invernali, già esce fumo dai camini e in questi giorni c'è chi preferisce che quelle gocce di pioggia vengano sostituite da fiocchi di neve, e la collina vicina imbiancata di neve, almeno di un centimetro o due, e l'atmosfera sarebbe completamente diversa. Altrimenti, non mi dispiace che fuori faccia un caldo sopra la media, ma preferirei vedere le mie dita raffreddarsi piuttosto che guardare ogni giorno le notizie quotidiane con storie tristi.

In caso contrario, spero che queste siano le ultime segnalazioni di questo tipo e che qualcuno finalmente faccia qualcosa affinché anche voi, i diretti interessati, possiate addormentarvi ogni notte e stare tranquilli. SÌ l'inverno sta già bussando alla porta, e testimoniano già a Natale negozi decorati e fornitori di agenzie con i loro opuscoli che promettono indimenticabili avventure invernali. Ogni anno, all'elenco di queste e diverse attività invernali se ne aggiunge una nuova, ancora più innovativa e ardita, che spinge (contro)malvolezza i nostri vecchi sci in un angolo o richiede un'aggiunta che renda il nostro un'avventura trasformato non solo in un'attrazione ma anche in "giro" di adrenalina. Ricordo che da bambino con i miei coetanei "tanto tempo fa" anni fa, guardavo con entusiasmo quelle due o tre persone speciali che scendevano, o meglio, scendevano le piste a "piede grosso". Per vedere qualcuno sulla lavagna... assolutamente no. A quel tempo, una cosa del genere sembrava semplicemente "missione impossibile".

#193 Rivista cittadina di Rivista cittadina


Eppure c'erano anche momenti in cui sci non sono più solo slitte dritte, lunghe e corte, di legno e pattini da ghiaccio Colore bianco. C'è qualcosa che non va in te in questi giorni se guardi in modo strano e di traverso quei "mostri" che sono legati a una grande palla trasparente (nota p. zorb ball) che rotola lungo il canale di neve o quelle persone abili che stanno cercando di prendere il giusto linea con la loro bicicletta tra cancelli dello slalom. C'è anche una zattera o una grande banana gialla con giovani urlanti, il cui obiettivo è quasi sempre in un mucchio di neve soffiata. Ebbene, oltre a queste e altre malizia, domina ancora quella tradizionale avventura invernale con torsioni avanti e indietro un po' lente, a volte veloci, con gli sci ai piedi, saldamente a terra e con le ginocchia morbide; e, naturalmente, dopo un giro o due, c'è una deviazione obbligata verso un rifugio di montagna, per fermarsi a prendere un tè... E questo, nel nostro bel paese subalpino, si chiama "quello, quel vero sci invernale".

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