Photoshop potrebbe essere il modo più comune per cambiare la storia di una foto, ma il ritaglio delle foto, quella versione "low-tech" della manipolazione fotografica, può essere altrettanto efficace. Questa tecnica funziona perché il nostro cervello cerca costantemente di capire cosa sta succedendo intorno a noi. E quando vediamo solo una parte dell'immagine, istintivamente proviamo a immaginare cosa c'è intorno all'inquadratura. Pensi che ti stiamo mostrando foto sporche? Dai la colpa al tuo cervello, non a noi!
Oggi non esiste praticamente nessuna foto che non passi attraverso il processo prima di essere pubblicata su un social network o su Internet Photoshop o qualsiasi altro programma di grafica. Ma non sono soli strumenti sofisticati quelli con cui gli autori manipolano gli spettatori. Semplice ritagliare le foto può anche essere un'arma estremamente manipolativa, e di seguito vi presenteremo una serie di prove concrete.
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È già così che noi il cervello forza determinate interpretazioni in base a ciò che vede, e ciò che non possono vedere, lo interpretano a modo loro in base a ciò che possono vedere. Molte volte sbagliamo, come scoprirai di seguito (e come facilmente veniamo manipolati), dove vedrai "il quadro completo" foto ritagliate. Tagliando i bordi "in eccesso" delle fotografie (in origine per rimuovere elementi di disturbo e migliorare la composizione, ma soprattutto come strumento di manipolazione), ci hanno dato gli autori hanno nascosto la “verità”, quella parte cruciale, che ha minato l'obiettività della fornitura di informazioni. Per scopi privati questo va bene, ma nel giornalismo è inaccettabile.