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Apple in trattativa con Google: Gemini rilancerà Siri e riporterà Apple al vertice della rivoluzione dell'intelligenza artificiale?

Perché Apple ha bisogno di aiuto? Dai ritardi ai piani ambiziosi

Siri
Foto: Jan Macarol / Ai art

Avreste mai pensato che Apple, il gigante tecnologico che ci ha regalato l'iPhone e ha cambiato il mondo, avrebbe ora chiesto aiuto al suo più grande rivale? Ebbene, secondo le ultime informazioni di Bloomberg, è esattamente ciò che sta accadendo! Apple è in trattative preliminari con Google per utilizzare la sua avanzata tecnologia di intelligenza artificiale, Gemini, per rinnovare completamente Siri. Sì, la stessa Siri che un tempo prometteva di rivoluzionare, ma che ora è più nota per dirci che tempo fa o per suonarci una canzone. Ma cosa succederebbe se presto diventasse un vero e proprio assistente intelligente che legge nella nostra mente? Diamo un'occhiata ai dettagli di questa potenziale svolta che potrebbe riportare Apple sulla mappa dell'innovazione dell'intelligenza artificiale.

Apple non è una novità nel mondo dell'intelligenza artificiale, ma diciamocelo: negli ultimi anni è stata superata da tutti. OpenAI con ChatGPT, Google con Gemini, Microsoft con Copilot… Mentre questi giganti stavano già conquistando il mondo con l'intelligenza artificiale generativa nel 2023 e nel 2024, Apple ha introdotto Apple Intelligence solo l'anno scorso, promettendo novità come emoji personalizzate, riepiloghi testuali e una Siri migliorata. Ma la realtà? Ritardi, ostacoli ingegneristici e persino l'uscita di persone chiave dal team.

Apple starebbe cercando partner esterni per accelerare lo sviluppo. Oltre a Google, sono stati presi in considerazione anche Anthropic (Claude) e OpenAI (ChatGPT), ma al momento l'attenzione è rivolta ai colloqui con Google. Perché Gemini? Perché potrebbero creare un modello di intelligenza artificiale personalizzato che consentirebbe a Siri di accedere ai dati personali, eseguire comandi solo con la voce e navigare sui dispositivi senza toccarli. Il piano originale per la revisione di Siri era per la primavera del 2025, ma è stato posticipato di un anno: ora puntano alla primavera del 2026. E non è un'impresa da poco: è una parte fondamentale dell'intelligenza artificiale di Apple, che dovrebbe essere eseguita sui dispositivi e sui loro cloud privati per la massima privacy.

Apple sta sviluppando due versioni del nuovo Siri: "Linwood" su progetti propri e "Glenwood" su tecnologia esterna. È in corso una "selezione" interna per decidere quale sia la migliore. La leadership? Ora guidata da Craig Federighi (responsabile software) e Mike Rockwell (creatore di Vision Pro), mentre il responsabile dell'intelligenza artificiale John Giannandrea è stato temporaneamente rimosso dal progetto. Se a questo si aggiunge la partenza del capo architetto Ruoming Pang per Meta per 200 milioni di dollari, si capisce perché Apple potrebbe aver bisogno di un aiuto esterno.

Rivalità con Google: nemici o alleati?

Apple e Google? Come il gatto e il cane negli smartphone, nei sistemi operativi e nei servizi. Ma hanno anche una partnership di lunga data: Google paga miliardi per essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple (attualmente sotto esame da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per motivi antitrust). Ora immagina: Gemini come cuore di Siri! Sarebbe una mossa importante per Apple, che ha sempre puntato sulla propria tecnologia di sicurezza e privacy. Ma come ha detto Tim Cook in un recente incontro: "Dobbiamo vincere nell'intelligenza artificiale". Apple è nota per essere arrivata in ritardo, ma con prodotti migliori: si pensi all'iPhone dopo altri smartphone.

Questa non è l'unica integrazione: OpenAI supporta già le query generali in Apple Intelligence e l'azienda prevede di utilizzare ChatGPT per generare immagini in iOS 26. Ma si tratta di un cambiamento più profondo per Siri e, se vincesse Gemini, potrebbe significare progressi più rapidi, ma anche rischi per l'indipendenza di Apple.

Cosa significa questo per noi comuni mortali?

Se i colloqui andranno a buon fine, potremmo vedere Siri il prossimo anno, capace di comprendere davvero le nostre esigenze, leggere le nostre email, pianificare la nostra giornata e persino prevedere i nostri desideri senza che dobbiamo digitare nulla. Ma la domanda rimane: Apple rimarrà fedele a se stessa o dovrà "indossare un anello" (scusate, Gemelli) da un rivale? Il mercato sta reagendo positivamente: le azioni di Apple e Google sono balzate dopo la notizia.

Vi aspettiamo! Sarà il prossimo grande successo come l'Apple Watch o il nuovo AirPower, una promessa mai mantenuta? Apple, dai, facci vedere una demo! Nel frattempo, restate sintonizzati su City Magazine per altre notizie tecnologiche che vi terranno con il fiato sospeso. Cosa ne pensate? Gemini salverà Siri? Scrivetelo nei commenti!

Maggiori informazioni

apple.com

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