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C'è la promessa dell'introduzione dei "passaporti delle emissioni", che limiteranno i nostri viaggi?

È questa la fine del viaggio?

Foto: envato

Anche se sembra che l’introduzione dei passaporti per le emissioni possa segnare la fine dei viaggi, abbiamo verificato quali sono le previsioni. Cos’è esattamente il passaporto delle emissioni?

Molti sono preoccupati per questo emissione passaporto significa la fine dei viaggi. Ogni anno assistiamo a molte condizioni meteorologiche estreme, dagli incendi devastanti alle inondazioni. Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova e l’umanità è il principale contributore al cambiamento climatico e all’inquinamento ambientale.

Il segmento del turismo con trasporto aereo è uno dei maggiori inquinatori. I viaggi rappresentano fino a 8% delle emissioni globali di CO2, mentre l’aviazione rappresenta 2,5 % di questo totale. Possiamo quindi aspettarci la fine del viaggio?

Foto: Unsplash/Tom Barrett

In un recente rapporto di Intrepid Travel, si afferma che la riduzione delle emissioni personali di carbonio potrebbe aiutare a prevenire l'inquinamento e l'estinzione delle destinazioni turistiche più popolari. L’attuale modello turistico è insostenibile. Facendo sostenere a ogni individuo la tassa per i propri viaggi, il sistema diventerebbe più equo e rigenerativo.

Il rapporto ha sollevato dubbi su cosa sia un “passaporto delle emissioni” e quanto sia probabile tale previsione. Secondo Intrepid Travel, si tratta di un passaporto che assegna a ciascun viaggiatore un'impronta di carbonio annuale che non può superare. Creato in collaborazione con The Future Laboratory, il rapporto spiega: “Questi permessi si manifesteranno come passaporti che costringeranno le persone a allocare il proprio carbonio in linea con un budget globale di carbonio di 750 miliardi di tonnellate entro il 2050. Entro il 2040, possiamo aspettarci di vedere restrizioni sulla quantità di viaggi consentiti ogni anno."

Foto: Unsplash/Rolands Varsbergs

Secondo Intrepid Travel, un volo tra New York e Londra genera 986 kg di CO2 per passeggero, che è "più di quanto la persona media produce annualmente in 56 paesi, tra cui Paraguay e Burundi".

Questo significa la fine del viaggio?

Attualmente non ci sono annunci o progetti ufficiali riguardanti la progettazione e l'introduzione di detti passaporti. Ma qualcosa del genere è prevedibile, poiché negli ultimi decenni i governi e le agenzie di viaggio sono diventati sempre più sensibili ai cambiamenti climatici e alle emissioni di carbonio. Ma il rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha rilevato che la maggior parte delle politiche non sono sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2030 dei paesi.

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