La fine del campeggio selvaggio?! La Grecia si aggiunge alla crescente lista di Paesi che stanno limitando la vita nomade volontaria in camper, con divieti e normative sempre più severe. Libertà sulla strada? Non più così illimitato.
Se ieri sognavi di guidare in modo spontaneo e di fare soste selvagge con camper Lungo la costa greca, con il sole negli occhi e il vento tra i capelli, brutte notizie: è ora della sveglia. La Grecia è il membro più recente del club d'élite di paesi come Stati Uniti d'America, Regno Unito, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svizzera E Repubblica Cecache (non senza dramma) stanno affrontando “problemi” case itineranti. La fine del campeggio selvaggio?!
D'ora in poi in Grecia sarà vietato parcheggiare un camper in spiaggia, nei boschi, vicino a un parco e persino in un normale parcheggio. Inoltre, anche se hai un amico greco amichevole con la terra e un grande cuore, la legge gli consente di ospitare un massimo di uno camper. Due sono già considerate campeggio.
E se qualcuno pensa: "Ah, non sarà così severo", le multe arrivano fino a 300 euro, con la dolce aggiunta della possibilità di tre mesi di carcere. Benvenuti nella soleggiata Grecia, dove il "campeggio libero" è ormai un mito più del Minotauro.
Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera: campeggio selvaggio? Solo nei ricordi – La fine del campeggio selvaggio
Campeggio selvaggio dopo Olandese? L'unica cosa che potrebbe essere ancora strana è il prezzo del caffè ad Amsterdam. Le rigide norme nazionali obbligano i campeggiatori a soste specifiche e le multe reprimono con successo ogni tentativo di "sosta romantica sotto le stelle".
Anche il Lussemburgo non scherza. La polizia pattuglia regolarmente la campagna come se cercasse criminali e non turisti con panini e tavolini pieghevoli.
E poi c'è la Svizzera, dove le regole valgono per le regole. Se non c'è la lavagna, sì puoi, allora no puoi. Non importa quanto sia bello il punto panoramico.
Repubblica Ceca: non c'è davvero posto per te
Sebbene la Repubblica Ceca non abbia vietato ufficialmente i camper, la realtà è molto meno ospitale. Campeggiare fuori dalle aree designate è così sgradevole che la polizia locale è pronta ad accertarsi che non si dimentichi il motivo per cui si è pagato per campeggiare. Autonomia? Solo sotto forma di allacciamento elettrico in un campeggio ben tenuto.
Regno Unito: chiusura lenta ma costante delle porte
L'Inghilterra (come sempre) giura sul suo approccio: divieti regionali che si diffondono come l'umorismo britannico: lentamente ma inesorabilmente. Ad esempio, nel Lancashire non è consentito parcheggiare tra le 6:00 e le 8:00 del mattino. Nel North Yorkshire, tuttavia, i camper diventano ospiti indesiderati di notte, come parenti che vengono a far visita per "un giorno o due" e si fermano per una settimana.
USA: dite addio al sogno del distributore di benzina
Dall'altra parte dell'Atlantico, gli Stati Uniti stanno affrontando la questione con un approccio più strategico. Dodici stati, tra cui California, New York e Vermont, stanno introducendo divieti graduali sulla registrazione e la vendita di camper a combustione interna.
Invece del divieto di campeggio: tanto di cappello! – L’America preferisce tagliare alle radici: se non puoi comprarle, non puoi guidarle. Di conseguenza, presto vedremo più camper Tesla che classici Winnebago in viaggio su strada. È un po' come andare a Woodstock, solo che invece di suonare la chitarra, suoneresti... PowerPoint.
Italia: Amalfi sì, camper no
In Italia non esiste (ancora) un divieto nazionale, ma regioni turistiche come le Cinque Terre, la Toscana e la Costiera Amalfitana hanno già implementato restrizioni locali. Se volete svegliarvi in riva al mare, dovrete prenotare in anticipo o essere più fortunati di una porzione di lasagne in un campeggio napoletano.
Perché questo allontanamento globale dai camper?
Riepilogo per chi è appena uscito dal furgone e ha trovato la connessione Wi-Fi: i paesi vogliono:
- Meno rifiuti, più ordine:Il turismo spontaneo significa anche smaltimento spontaneo: dai rifiuti alle feci. Scusate l'espressione, ma la realtà fa schifo. Anche se molti di noi non lo fanno!
- Meno folla, più silenzio:Le spiagge sovraffollate, i margini affollati delle foreste e i parcheggi affollati non sono più "cool".
- Un futuro attento all'ambiente:Si suppone che i camper elettrici salvino il pianeta: l'unica domanda è se sono pronti a salvare anche la tua vacanza.
- Economia locale: Campi regolari = entrate regolari. Il campeggio spontaneo, invece, è... molto meno dimostrato.
Cosa significa questo per gli appassionati di camper?
In una parola: disciplina. In due: più pianificazione. In tre: dimentica lo stile libero.
Se vuoi continuare a vivere in viaggio, puoi aspettarti:
- Visitare i campi ufficiali
- Leggere attentamente i segnali stradali (anche quelli con caratteri piccoli)
- Meno “fermati ovunque” e più “prenota a marzo”
- Adattamento ai veicoli elettrici (se si viaggia negli Stati Uniti)
Andiamo avanti: una storia d'amore su strada con nuove regole del gioco
I giorni in cui si navigava senza limiti da un fiordo all'altro, cenando sul tetto di un furgone e ammirando la propria libertà, potrebbero essere ormai un lontano ricordo. Ma d'altro canto, chi ha detto che l'ordine non possa essere anche magico?
La libertà potrebbe aver bisogno di una nuova definizione. E sarà dotato di un impianto di energia solare sul tetto, di una toilette a compostaggio e della possibilità di prenotare tramite app. Benvenuti nel futuro dei camper, dove c'è ancora un po' di libertà... solo con qualche regola in più.