Dopo Angeli e Demoni, il professor Langdon torna in Italia, questa volta a Firenze.
"Brillante, scaltro, esperto... Dan brown è un maestro del thriller intellettuale" sono stati scritti come commento all'ultimo bestseller di Brown v al Wall Street Journal. Davvero un successo, poiché infrange e supera tutti i record. È uscito in inglese qualche mese fa, nei primi sette giorni le sue vendite in tutte le lingue e versioni, compresa quella elettronica, hanno già superato Il codice da Vinci. Adesso il romanzo si può leggere anche in sloveno, è stato pubblicato in Libri per giovani nella traduzione Nataša Müller.
Nove cerchi, sette peccati e un segreto inquietante. "Cerca e troverai", sono le parole che risuonano nella mente del professore Roberto Langdon, quando si risveglia in un ospedale a Firenze (sì, dopo Angeli e Demoni torna di nuovo in Italia), senza avere la minima idea di come ci sia arrivato. È anche perseguitato da un oggetto altrettanto misterioso nella sua giacca. Lui e un giovane medico vanno a correre per Firenze (anche Venezia e Istanbul), l'obiettivo è prevenire un'epidemia di un virus creato a causa di un mondo sovrappopolato. La chiave è nascosta nei versi della Divina Commedia di Dante. "Ogni volta che l'umanità sviluppa una nuova tecnologia, la trasforma in un'arma. Se non stiamo attenti, il nostro mondo sembrerà l'Inferno di Dante. Il messaggio più importante del libro è che dobbiamo essere consapevoli del mondo che ci circonda e non dobbiamo restare neutrali di fronte a una crisi di valori morali." Egli ha detto Dan brown, quando d'estate si recava in un luogo diverso da Firenze per la presentazione del libro.
Per dare un'idea, un estratto dall'introduzione: In alto, sopra questo mondo tormentato, faccio un'ultima richiesta. Caro Dio, prego che il mondo ricordi il mio nome, non quello del mostruoso peccatore, ma quello del glorioso salvatore che tu sai che sono. Prego affinché l'umanità capisca quale dono le ho lasciato. Il mio regalo è il futuro. Il mio dono è la salvezza. Il mio regalo è Inferno. Detto questo sussurro amen... e faccio l'ultimo passo, verso l'abisso.