La festa della donna non è una scatola di cioccolatini, una rosa, un garofano o un biglietto di auguri che ricevi dai tuoi colleghi uomini, ma il coraggio e il sacrificio di tutte quelle donne che sono responsabili del fatto che oggi sei indipendente e puoi vivere la tua libertà.
Se non fosse per gli operai tessili che protestarono a New York l'8 marzo 1857 a causa cattive condizioni di lavoro e bassi salari, probabilmente oggi non faresti il tuo lavoro preferito, non verresti pagato per questo. Queste donne furono cacciate dalla polizia a bastonate già nel 1857, ma due mesi dopo fondarono un sindacato. Le proteste continuarono a svolgersi ogni anno l'8 marzo, ma furono più massicce nel 1908, quando 15.000 donne scesero nelle strade di New York per chiedere orari di lavoro più brevi, il diritto di voto e salari migliori.
Due anni dopo si tenne a Copenaghen la prima conferenza internazionale delle donne, organizzata dall'Internazionale socialista, alla quale la rivoluzionaria e femminista tedesca Clara Zetkin chiese che il un giorno all'anno dedicato alla celebrazione dei diritti delle donne. È stata celebrata la prima festa della donna 19 marzo 1911, ma più tardi questo giorno fu spostato all'8 marzo, perché nel 1917 le donne in Unione Sovietica ottennero il diritto di voto grazie alla straordinaria Aleksandra Kollontai, collega e amica di Zetkina.
Nella Giornata Internazionale della Donna ricordiamo anche la grande tragedia avvenuta il 25 marzo 1911, quando la fabbrica Triangle Shirtwaist fu distrutta da un incendio perso la vita 123 donne e ragazze e 23 uomini. Le vittime più giovani erano lavoratrici di 14 anni. Questo incidente è considerato il quarto peggior incidente industriale nella storia degli Stati Uniti e ha innescato leggi più severe sulla sicurezza pubblica.
Clara Zetkin e Aleksandra Kollontaj sono solo due delle tante donne coraggiose che si sono dimostrate valide nella lotta per i nostri diritti.