Ah, Sorrento – eccomi qui ora, in questo ottobre del 2025, mentre l'autunno cede lentamente il passo all'inverno, e mi dico: "Perché mai dovrei tornare a casa?". Non è solo un altro borgo marinaro del sud Italia; è come un vecchio amore che ti sorprende con un nuovo trucco, ora senza la follia estiva. Sono venuto per la vista del Vesuvio e me ne andrò con il sapore dei limoni e ricordi che profumano di sale. Se cercate un posto dove il tempo scorre lentamente ma il cuore batte più forte – soprattutto ora, che la folla è sopportabile e il tempo è ancora bello – avete trovato quello giusto.
Il primo passo in Sorrento e il profumo ti avvolge già – non quello artificiale, da una bottiglia, ma autentico, come se i limoni stessi avessero deciso di essere il profumo della città, anche ora che le foglie stanno ingiallendo. Questi limoni locali, protetti dal marchio IGP, crescono in frutteti sotto i tradizionali ombrelloni chiamati pagliarelle, e conferiscono alla scorza l'aroma che senti in ogni goccia di limoncello. Ho provato a farlo a casa? Senza successo, ovviamente: senza il sole di Sorrento, è solo acqua acida. La città vive di questi agrumi; vengono usati per fare liquori, dessert e persino cosmetici. E se cammini lungo Via San Cesareo, troverai gastronomie dove i proprietari ti insegnano come distinguere il vero dal falso – ora, in autunno, senza code.
Scogliere che sussurrano storie di sirene e antichi marinai, nella pace del vento autunnale
Mi trovo in Piazza Tasso, il cuore della città, dove le strade si incontrano come vecchie amiche, e guardo verso il mare, mentre il vento autunnale porta con sé il profumo del mare. Sorrento A picco sulle scogliere a picco sul Golfo di Napoli, con vista sull'imponente Vesuvio e sull'incantevole isola di Capri, ora ancora più tranquilla, senza la folla estiva. Queste scogliere non sono solo uno sfondo; sono parte della storia. Le leggende narrano che qui vivessero le sirene, quelle mitologiche seduttrici che adescavano i marinai – da cui l'antico nome Surrentum. La storia? Ricca come una cena italiana: dai Greci e Romani dell'VIII secolo a.C., passando per i dominatori bizantini e normanni, fino all'assedio ottomano del 1558. Oggi si passeggia per il centro storico, passando davanti alla Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo dell'XI secolo, e si percepiscono questi strati di tempo sotto i piedi. Mi sono perso tra i vicoli? Diverse volte, e ogni volta ho trovato un caffè migliore, e ora con tavoli liberi.

Segreti tra il mare color smeraldo e rovine ricoperte di vegetazione: ideali per l'esplorazione autunnale
Se volete sfuggire alla folla – che ormai è comunque minima – fate una passeggiata ai Bagni della Regina Giovanna: una piscina naturale incastonata tra le rovine della villa romana Pollia Felice, dove l'acqua color smeraldo gioca con le rocce. Non è una spiaggia con lettini prendisole; è selvaggia, romantica e raggiungibile a piedi, quindi indossate delle buone scarpe: il clima autunnale è perfetto per una passeggiata del genere. Oppure visitate il Vallone dei Mulini, appena fuori dal centro: un profondo burrone con rovine di antichi mulini ricoperte di muschio, invaso dalla natura dopo un'eruzione vulcanica secoli fa. Fotogenico senza filtri, credetemi. Per una chicca culturale, il Museo Correale di Terranova si trova in una villa con parco: porcellane, dipinti e reperti archeologici che vi riportano indietro nel tempo. Ci ho passato un pomeriggio? Sì, e ne sono uscito più saggio – o almeno più colpito dai vecchi vasi mentre il sole splende dolcemente attraverso le foglie autunnali.

Sapori che permangono sulla lingua più a lungo del tramonto, ancora più dolci nella pace autunnale
Culinario in Sorrento è semplice ma indimenticabile: pesce fresco di Marina Grande, villaggi di pescatori sotto le scogliere, pasta alla sorrentina con mozzarella e basilico e, naturalmente, delizia al limone per un finale dolce. Limoncello? Non berlo come succo: è un digestivo che riscalda dopo una cena abbondante, e ora ancora più piacevole nelle serate più fredde. Ne ho bevuto troppo? Forse, ma nessun rimpianto. Le spiagge sono per lo più lastre rocciose o pontili; per la sabbia, dirigiti a Marina Grande, dove la gente del posto pesca ancora – e in autunno l'acqua è ancora abbastanza calda per nuotare. E se hai voglia di un'escursione: il traghetto per Capri per la Grotta Azzurra, o il treno per Pompei: tutto è facilmente raggiungibile, senza le code estive.

Sorrento come punto di partenza ideale per esplorare la Costiera Amalfitana, senza fretta e senza folla
Sorrento Non è solo bella di per sé; è anche un importante snodo dei trasporti, il che la rende una base ideale per esplorare la Costiera Amalfitana, soprattutto ora, in autunno, quando le strade sono meno congestionate e i panorami ancora più cristallini. Da qui, puoi salire su un autobus SITA che ti porterà a Positano o Amalfi in un'ora e mezza, lungo la famosa strada tortuosa dove le scogliere a picco sul mare sembrano uscite da un film, ma senza la folla estiva che la rende insopportabile. Un'opzione più veloce? Il traghetto dal porto di Marina Piccola, che ti porterà ad Amalfi in 40 minuti, con il vento tra i capelli e una vista mozzafiato sulla costa. Sorrento è più facilmente raggiungibile da Napoli con la Circumvesuviana, il che significa che puoi abbinare la costa a escursioni a Pompei o Capri, il tutto senza cambiare base. Hotel e ristoranti qui sono più economici fuori stagione e la folla è sopportabile: l'ideale per chi vuole esplorare Positano, Ravello o Amalfi in pace e tranquillità, senza la sensazione di essere in coda per un gelato.
Come orientarsi senza mappa e senza fretta: ancora più facile in autunno
Si arriva dall'aeroporto di Napoli (Capodichino), a circa un'ora di distanza: si prende il treno Circumvesuviano o l'autobus, che porta direttamente in centro. La città è percorribile a piedi, ma in salita; per distanze più lunghe, si può prendere il traghetto o l'autobus Sita per Amalfi. Il periodo migliore? Questo autunno, da settembre a novembre, quando le temperature raggiungono ancora i 20 °C, la folla è minima e il tempo è ancora abbastanza buono per passeggiate ed escursioni. In inverno, da dicembre a marzo, è più tranquillo, ma più freddo, con piogge occasionali, ideale per chi cerca un'autentica atmosfera italiana senza turisti. Siete venuti qui ora, a ottobre? Sì, e siete sopravvissuti, con un buon gelato in mano, mentre il sole scalda ancora le scogliere.
Perché continuo a tornare a Sorrento, anche se so che sarà altrettanto magico, soprattutto in autunno
Sorrento Non è per chi ha fretta; è per chi vuole fermare il tempo – e ora, nell'autunno del 2025, quando le foglie stanno cambiando e la folla sta scomparendo, è ancora più facile. Combina panorami spettacolari con un'atmosfera intima – non è turismo di massa, ma un'esperienza personale, dove le scogliere ricordano la caducità, i limoni la dolcezza della vita e il Vesuvio che la bellezza comporta dei rischi. È l'ingresso ideale in Campania, ma abbastanza magico da rimanere qui da soli – soprattutto ora, che il clima è ancora mite, temperature intorno ai 18-22 °C, e si può gustare il limoncello in terrazza senza code. Che siate spiriti romantici, buongustai o semplicemente stanchi della vita di tutti i giorni, vi abbraccerà – senza la follia estiva, con la pace autunnale che si trasforma in silenzio invernale.





