L’uomo consuma il cioccolato da migliaia di anni, ma nel formato oggi più diffuso, cioè sotto forma di tavoletta, solo dal 1900. A causa dei condizionamenti sociali, attorno ad esso sono stati intrecciati migliaia di miti, che però hanno molti monconi come denti che battono. E poiché la cucina e lo studio studio non si escludono a vicenda - a volte sono la stessa cosa - nei tempi moderni, il cioccolato è diventato non solo un materiale di lavoro ma anche un materiale artistico.
Ce ne sono molti nel mondo arte immangiabile, ma questo, fatto dal cioccolato è sicuramente commestibile. Se non dal punto di vista artistico, ma dal punto di vista culinario. Era già noto ai Maya e agli Aztechi 1500 anni e più a.C., ovviamente no come compressa o bevanda, ma come cereali Fava di cacao. Dobbiamo ringraziare Herman de Cortes per loro nel XVI secolo portato nel Vecchio Continente e ne ideò uno i vizi più dolci, che la vita offre. Oggi sotto il termine cioccolato troviamo un'intera industria di sapori, colori e forme, simili al formaggio o al vino. Ma a differenza di questi, ha aggiunto di più all'odore, al gusto e all'origine componente artistica.
Ma ancor prima che diventasse disponibile al design e grata "materia" degli artisti della cucina, penetrò anche nella pittura europea. Nel 1745 il pittore francese Jean-Etienne Liotard le dedicò un pastello "Cioccolatiere" ("Ragazza del cioccolato").
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E se parliamo di art ha un diverso sapore, ma penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che il cioccolato lo abbia gusto divino.