Il film britannico Eye in the Sky affronta il tema dell'impiego dei veicoli aerei senza pilota, noti anche come droni, diventati un'arma moderna che sta suscitando molte polemiche. Gli attacchi con tali velivoli sembrano un gioco per computer, ma lasciano dietro di sé molti danni collaterali. Il thriller vede protagonisti Helen Mirren, Aaron Paul, Alan Rickman e Barkhad Abdi, mentre Gavin Hood sorveglia il film sulla guerra dei droni come se fossero droni sopra le nostre teste.
Il processo decisionale in tempo di guerra è un lavoro estremamente arduo, come ci convince ancora una volta il trailer del film. Occhio nel cielo. La storia ruota attorno a una missione il cui scopo originale è catturare un nemico a Nairobi, in Kenya, ovvero una donna britannica radicalizzata. Ma dopo che un agente di collegamento militare britannico-americano dotato di strumenti ad alta tecnologia scopre che in casa ci sono due persone con lei... terrorista estremamente ricercato Con un mucchio di corpi esplosivi, la missione diventa rapidamente mortale.
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Ma quando dovrei operatore di droni (Aaron Paul), che ha un terrorista al volo, su ordine Colonnello (Helen Mirrer) giusto un attimo per premere il "grilletto", vedono una bambina innocente che gioca con i cerchi nelle immediate vicinanze della casa, il che scatena l'eterno dilemma in tempo di guerra, vale a dire danni collateralie quando, se mai, è giustificato.